Gli insetti fitofagi e i patogeni fungini causano seri danni alle produzioni frutticole sia in termini quantitativi che qualitativi. A causa degli effetti tossici degli agrofarmaci nei confronti dell’uomo e dell’ambiente, vi è un crescente interesse per una gestione ecosostenibile degli agroecosistemi e per l’uso di strategie di lotta integrata (IPM, Integrated Pest Management).
La lotta integrata è diventata basilare nella protezione delle piante in Europa, in quanto strumento per garantire la sicurezza alimentare e aumentare la protezione dell’ambiente. Inoltre la produzione sostenibile della frutta è una delle principali priorità degli agricoltori europei. Con l’attuazione del nuovo Regolamento (CE) 1107/2009 relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e la direttiva (2009/128) sull’utilizzo sostenibile degli agrofarmaci, molti prodotti chimici sono scomparsi dal mercato europeo, lanciando nuove sfide per il controllo di insetti e funghi patogeni. L’interesse per la riduzione dell’impiego di agrofarmaci, mediante la lotta integrata o biologica, ha determinato un effettivo calo dei trattamenti chimici, ma l’uso sostenibile degli agrofarmaci richiede ancora ulteriori sforzi per garantire un adeguato trasferimento tecnologico.
Il progetto è volto a sviluppare, applicare e dimostrare un piano strategico, economicamente sostenibile, per lo sviluppo delle tecniche di lotta integrata, promuovendo una riduzione dell’uso degli agrofarmaci in campo e nel post-raccolta in tipici agroecosistemi italiani e croati. Lo scopo del progetto è quello di creare un sistema di produzione e conservazione sostenibile della frutta, favorendo un uso più efficiente delle risorse e garantendo cibo più “sicuro”.